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par personne, hors vols internationaux

dettagli del prezzo

Periodo	per person / in double room	per person / in single room
dal 01 au 30	890 €	1490 €
dal 01 au 30	990 €	1590 €
dal 01 au 31	1090 €	1690 €
dal 01 au 30	990 €	1590 €
dal 01 au 31	890 €	1490 €

Il prezzo include

- Servizio di transfert privato Aeroporto > Albergo > Aeroporto- La consegna del veicolo il giorno di partenza da Sofia e la restituzione del veicolo all'albergo a Sofia, la sera prima della vostra partenza

- Veicolo a noleggio - Veicolo: Tipo economico o simile ( 2 pax - per esempio, Opel Corsa, Ford Fiesta, etc…), intermedio (3 pax - per esempio Ford Focus, Opel Astra, Renault Megane, etc.) o superiore (4 pax - Ford Mondeo, Opel Vectra, etc.) chilometri illimitati, assicurazione, tasse stradali, secondo conduttore, assistenza 24h/24.

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Events

Giorno 1

Arrivo alla capitale

Sofia

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Itinerario consigliato

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Arrivo nella capitale bulgara

Sofia

Arrivo nella capitale bulgara

Sarete accolti all'aeroporto e accompagnati al vostro hotel.
A seconda del vostro orario di arrivo, il primo giorno scoprirete la capitale e i sofioti. Farete una passeggia nel centro, alla scoperta dei più bei palazzi storici della capitale.

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Sofia

La città di Sofia è un museo a cielo aperto che racconta la storia della Bulgaria dal Neolitico ai giorni nostri.

La regione di Sofia è il luogo di un insediamento umano molto antico, risalente al Neolitico (inizio del V millennio aC). Tracce di diversi villaggi di questo periodo sono state scoperte nella zona e nel centro della città è stato scoperto un insediamento umano risalente al Calcolitico.

L'edificio principale della tribù trace dei Serdi era sul sito di quella che ora è Sofia. Questa tribù diede il nome alla città - Serdica - che costruirono nel VII secolo aC.
Nel 29 d.C., la città fu conquistata dai Romani che ne fecero la capitale della provincia della Dacia. Nel terzo secolo, i Romani costruirono spesse mura intorno alla città di Serdica.

Ma nel 441 questi muri non furono sufficienti a respingere gli Unni. La città è presa e saccheggiata. Sarà ricostruita dall'imperatore bizantino Giustiniano I, sotto il nome di Triaditsa.

Nell'809, la città fu conquistata dai bulgari e prese il nome di Sredets. È stata rapidamente considerata una delle città feudali più importanti. A sud di Sofia, ai piedi del monte Vitosha è la chiesa di Boyana, i cui affreschi risalgono alla metà del 13 ° secolo, una delle reliquie culturali bulgare e europee più importanti.

Nel 1382 fu preso dagli Ottomani che ne fecero la capitale della provincia di Rumelia. Questa occupazione immerge la città in declino e diventa un semplice grande villaggio.

Dopo la liberazione della Bulgaria, la città divenne nel 1879 la capitale del 3 ° regno bulgaro. Poi cambio rapidamente, trasformandosi in una moderna metropoli occidentale. I piani elaborati nel 1881-1882 furono seguiti da un periodo di costruzione di edifici in mattoni e corsie ad angolo retto. Diversi edifici e parchi nel centro attuale risalgono a quest'epoca. È un periodo di rinnovamento per la città. Il consiglio comunale ha approvato nel 1900 l'emblema di Sofia e il suo motto: "Cresce ma non invecchia".

Sotto il regime comunista (9 settembre 1944 - 10 novembre 1989), Sofia divenne il principale centro economico, culturale, scientifico ed educativo della Bulgaria. Nel 1992, il governo scelse, in onore di Santa Sofia il Martirio, il 17 settembre come il giorno della città di Sofia. La bandiera del comune di Sofia è stata consacrata lo stesso giorno.

I numerosi monumenti di Sofia sono prove e testimonianze del passato turbolente della città e del paese. Una passeggiata nel centro della città è un'opportunità per ammirare molti tesori storici e architettonici.

Così scoprete: la Cattedrale Alexander Nevski, la Chiesa Russa di San Nicola, la rotonda San Giorgio, il Museo Archeologico, il Palazzo Nazionale della Cultura (NDK), il Teatro Nazionale Ivan Vazov, il mercato coperto di Sofia, la Chiesa Sveta Nedelia, il Monte Vitocha, il Monastero Dragalevtsi, la Galleria d'arte Sofia, la Chiesa di Santa Sofia, l’Università di Sts. Cirillo e Metodio, il Museo Etnografico, il Museo di Scienze Naturali ...
Nella periferia della città è anche la Chiesa di Boyana. Composta da tre edifici, ci nasconde gli affreschi meglio conservati dell'arte medievale nell'Europa orientale.

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Giorno 2

De la capitale alla frontiera greca

SofiaRilski manastirMelnik

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Itinerario consigliato

Deviazioni possibili

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Museo Nazionale di Storia

Chiesa di Boyana

Monastero di Rila

Monastero di Rozhen

Melnik

Museo Nazionale di Storia

Potete andare nella periferia residenziale di Sofia, Boyana, ai piedi del monte Vitosha, per visitare il Museo Nazionale di Storia, che ospitato nella residenza governativa di Todor Zhivkov, alla scoperta di incredibili oggetti culturali e la storia turbolenta del popolo bulgaro.
La sua visita vi aiuterà a capire meglio la civiltà bulgara, vedere il tesoro tracio scoperto a Panagyurishte.

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Chiesa di Boyana

Situato nella periferia di Sofia, la chiesa di Boyana è composta di tre edifici. La parte orientale è stata costruita nel 10 ° secolo. Una chiesa di 2 piani è stata incollata alla prima nel 1259 dal Sevastocrator Kaloyan. L'insieme è completato da una terza chiesa costruita nei primi anni del 19 ° secolo. Si può vedere in questo sito l'unicità degli affreschi i meglio conservati dell'arte medievale in Europa orientale.

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Monastero di Rila

Il monastero di Rila nel Parco Nazionale di Rila, è simbolo emblematico dell'ortodossia bulgara, protetto dall'UNESCO per la qualità delle sue icone, la sua architettura e la sua storia.
Il monastero si trova sulla riva destra del fiume Rilska nel parco nazionale di Rila. E 'il luogo turistico più visitato della Bulgaria, un sito del Patrimonio dell'Umanità d'UNESCO. Occupa una superficie di 8800 mq, divisa in 4 sezioni corrispondenti ai quattro punti cardinali che ospitano 300 cellule di monaci.
Nel centro del cortile si trova la torre di Khrelio,mediavale, molto ben conservata.
Il monastero è stato fondato da Santo Ivan di Rila nel 930, ma la sua struttura attuale risale al 1335, sotto la governanza di Khrelio, che ha dato il suo nome alla torre interna difensiva.
Santo Ivan di Rila è stato canonizzato dalla Chiesa ortodossa. Il monastero ha subito saccheggi e distruzioni sotto il giogo ottomano, ma è stato anche protetto dai re russi.
E 'stato anche il guardiano dell'ortodossia quando le chiese cattolica e protestante hanno voluto stabilirsi nelle terre bulgare nel 19 ° secolo.
I suoi archi, colonne, lavorazione del legno e dipinti sono di una bellezza eccezionale. La Chiesa della Dormizione della Vergine è considerata la migliore in Bulgaria per i suoi affreschi. La sua iconostasi in legno intagliato è unica nel genere.
Il monastero è un’emblema della resistenza, che si trova in una splendida cornice di montagne boscose.

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Monastero di Rozhen

Il Monastero di Rozhen, fondato nel XIII secolo, fa parte di un paesaggio favoloso, dominato dalle piramidi naturali di Melnik. La semplice costruzione in legno, il cortile ombreggiato, i bellissimi affreschi e la iconostasi, danno a questo posto una carica emotiva potente.
È possibile raggiungere il monastero a piedi al mattino da Melnik (a circa due ore di camminata) per una passeggiata nella natura.

Impregnatevi dall'atmosfera e ricaricatevi con energia pura!

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Melnik

La cittadina tipica di Melnik è racchiusa in maestose scogliere calcaree che ricordano a delle piramidi, un fenomeno naturale sorprendente e unico del suo genere. E’ un paesaggio sorprendente di scogliere di sabbia scolpite dall'erosione. La natura come maestro ha creato un quadro insolito che ci ricorda una serie di piramidi, di forme a seconda delle condizioni climatiche. Il tramonto è un momento di grande intensità emotiva che aggiungerà un tocco di romanticismo al vostro soggiorno.
Il villaggio è centrato su una sola strada lungo un fiume dove si può ammirare lo stile architettonico di questa regione particolare, scoprire le case musei, fermarsi nelle sue taverne ed essere portati via da questa atmosfera distaccata. E 'possibile anche fare equitazione.
La città di Melnik è la più piccola città in Bulgaria e una delle più affascinanti. Riunisce la memoria di un passato prospero con la tranquillità pastorale e la natura unica. Sono i Traci che hanno iniziato la costruzione della città. Dopo di loro, i Romani, e più tardi i Slavi hanno sviluppato la città come un importante centro religioso, culturale e amministrativo. Alla fine del 6 ° secolo i Slavi gli hanno dato il nome melodioso di Melnik. Dopo il 7 ° secolo la città diventa parte dello stato bulgaro. Dal 1215 Melnik è la capitale del despota indipendente Alexi Slava - boiardo della regione e figlio della sorella di Zar Kaloyan. Dopo l'invasione ottomana la città decade, ma negli anni del Risorgimento raggiunge fiorisce di nuovo. L'attività principale degli abitanti di Melnik e’ la produzione di vini di qualità, che si riposano nelle cantine di sabbia intorno e sotto la città.
Dopo la Liberazione la città rimane sotto il dominio ottomano. Nuove frontiere rompono i rapporti tradizionali con la regione del Mar Egeo e Macedonia di Vardar. Nel frattempo, nei primi anni del 20 ° secolo fillossera distrugge le famose vigne di Melnik, che riflette negativamente sullo sviluppo della città. Durante la guerra balcanica la città è quasi completamente bruciata sopra il mercato. Attualmente ci sono solo 200 abitanti, ma il suo potenziale di sviluppo turistico è piuttosto esteso.
I ricordi della grandezza passata sono sufficienti per immergersi nell'atmosfera dei secoli passati. Le vecchie case Melnik, costruite secondo le esigenze della natura, colpiscono per la loro architettura, le loro dimensioni, le loro cantine. Le case più famose sono: Kordopoulov - la più grande della penisola balcanica rimasta dal periodo del Risorgimento nazionale, con una enorme cantina e vetrate uniche; quella del Boiardo (casa bizantina) - un monumento architettonico prezioso del Medioevo, la più antica conservata in Bulgaria; quella di Pachov - trasformata in museo di storia comunale; quella di Velev. Altri monumenti interessanti: le rovine del monastero "San Nicola" del 12 ° secolo, le vestigia della fortezza del despota Slav, il Ponte Romano, l'antico bagno turco, ei resti di alcune chiese.

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Museo del monastero di Rila

Grotta di St Ivan Rilski

Piramidi di Stob

Cantina famigliare di Villa Melnik

Casa Kordopulov

Museo del monastero di Rila

Il museo del monastero ci fa conoscere la sua lunga storia attraverso oggetti di valore: icone, libri sacri, croci d’altare tra cui la Croce eccezionale del monaco Rafail, legno intagliato per la lavorazione del quale ha impiegato 12 anni, manoscritti glagolitici del 19 ° secolo, i Vangeli su pergamena del 13 ° secolo.

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Grotta di St Ivan Rilski

Potrete fare una passeggiata intorno al Monastero di Rila per aggiungere un tocco naturale a questo palcoscenico spiritualmente importante. Scoprirete la grotta di San Ivan Rilski.

La visita della grotta è altrettanto speciale quanto quella del Monastero di Rila. Ospita la tomba di San Ivan di Rila, uno dei monaci fondatori del monastero.
Cercando un luogo favorevole alla preghiera, San Ivan di Rila si ritira sull'alta montagna di Rila dove rimane fino alla fine della sua vita. La grotta ha un'apertura nella parte superiore che permette di stare fuori sulle pendici della collina. Secondo l'usanza, coloro che riescono a passare attraverso questa apertura sono assolti da tutti i loro peccati.

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Piramidi di Stob

Le Piramidi di Stob, anche se meno note di quelle di Melnik, sono uno dei fenomeni naturali più interessanti e pittoreschi in Bulgaria. Si trovano a 4 km dal paese Stob, vicino alla strada statale per il Monastero di Rila. Forme strane e diverse possono essere osservate da un'altezza di 7 a 12 metri. Una parte della formazione è "coronata" da una pietra in alto che conferisce loro l'aspetto di "ombrello" o "fungo". La loro bellezza e importanza turistica è stata riconosciuta nel 1964, quando sono state dichiarate fenomeno naturale di importanza nazionale. Avete la possibilità di scoprire questo fenomeno eccezionale seguendo un sentiero di cammino.

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Cantina famigliare di Villa Melnik

La cantina famigliare di Villa Melnik è a pochi chilometri dalla città di Melnik. Su un terreno di 30 ettari si coltiva una grande varietà di vitigni tipicamente bulgari (compresi Shiroka Melnishka e Mavrud Loza) e internazionali.
La ricca esperienza vitina della regione della regione è implementata nella produzione della cantina. In visita guidata i turisti possono fare una degustazione e conoscere le tecniche utilizzate. Non vi sorprendete se i proprietari vi propongono a condividere il piacere di un bicchiere e chiedere le vostre impressioni.

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Casa Kordopulov

La casa Kordopulov è la più grande casa dell’epoca del Risorgimento Nazionale conservata in Bulgaria. Costruita nel 1754, è un esempio rappresentativo dell'architettura della città di Melnik. E’ di quattro piani con una cantina scavata nella roccia come richiesto nella tradizione locale. L'accesso alla cantina è possibile attraverso un tunnel nella roccia lungo 150 metro. Il barile più grande, è di 12,5 tonnellate di vino, la cantina può contenere circa 300 tonnellate.
Che sia per vedere l'interno della casa, i mobili antichi e l'architettura oppure per scoprire la tradizione vinicola della regione nella cantina intorno a un bicchiere di vino prodotto con il famoso vitigno autoctono Shiroka Melnishka Loza, la visita è assolutamente da fare.

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Giorno 3

Nei Rodopi

MelnikKovachevitsaTrigradShiroka Laka

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Leshten

Kovachevitsa

Gole di Trigrad

Shiroka Laka

Leshten

Il villaggio di Leshten si trova nel Rodopi occidentali, a 8 km da Garmen e a 15 km dalla città di Gotse Delchev. Il paese porta ancora lo spirito del Rinascimento bulgaro, con le sue vecchie case con i tetti ricoperti di tegole in ardesia. La passeggiata per le vie acciottolate del borgo vi farà sentire l'atmosfera del passato, ma anche vi farà dimenticare il tumulto del presente.

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Kovachevitsa

Il piccolo villaggio di Kovachevitsa fa parte di quelli ancora risparmiati dal turismo. Il villaggio vi aiuterà a scoprire la vita del 19 ° secolo, uno avendo la sensazione che il tempo si è fermato lì.
Situato lungo il fiume Kanina, la sua esistenza risale ai primi anni del 17 ° secolo ; dei bulgari che fuggivano dall’islamizzazione turca vi si sono stabiliti.
Oggi conserva ancora l'atmosfera del passato grazie alle sue case con bellissimi tetti in ardesia e architettura "fortificata". Il quadro è di bellezza eccezionale.

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Gole di Trigrad

Le Gole di Trigrad, nominate al piccolo villaggio vicino, sono ripide scogliere alte e scolpite nel marmo che in alcuni luoghi formano un corridoio stretto. Alcune delle mura di queste grotte possono raggiungere fino a 300 metri.

"L’ansia" percepita di fronte a queste immense scogliere lascera rapidamente spazio a un senso di stupore per la bellezza straordinaria del luogo.

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Shiroka Laka

Il villaggio di Shiroka Laka (riserva architettonica) è conosciuto non solo in Bulgaria, ma anche all'estero, con la sua architettura originale, tipica della regione Rodopi, le sue tradizioni e il suo ricco passato musicale.

Questo villaggio è il centro di una piccola area di cinque villaggi (Stoykite, Guela, e Stikal Solichta), dove la popolazione cristiana si è amalgamata con i musulmani bulgari dintorni (islamizzazione della regione Rodopi durante la dominazione ottomana - 17 ° secolo).

Le caratteristiche naturali, l'insicurezza durante il periodo ottomano, la coscienza nazionale del popolo e della prosperità economica si riflettono nell'architettura delle case che sono di tipo "grande casa dei Rodopi". Sono a due piani con vetrate e camini alti in pietra, con muri spessi, le piccole finestre e porte di ferro batuto, scale in legno e una piccola cantina con nascondiglio. Le camere sono arredate con armadi incorporati nelle pareti, cantine, ecc
In mezzo ai cortili si trova di solito una fontana. Tutto è stato creato con gusto e in armonia con la natura.
Appena sopra, a pochi chilometri, nel villaggio di Guela è nato, secondo la legenda, il cantante mitologico Orfeo. E 'in questa tradizione che è nata una scuola di musica (Shiroka Laka), insieme a uno dei più bei festival musicali, tenuto nel mese di agosto (Guela).

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Delcevo

Gotse Delchev

Nicopolis ad Nestum

Dolen

Dospat

Gole di Bouynovo

Grota di Yagodina

Terrazza panoramica Orlovo Oko

Devin

Eco sentiero Struilitsa Kaleto Lakata

Chiesa della Madonna dell'Assunzione

Museo etnografico di Shiroka Laka

Delcevo

Il villaggio di Delcevo si trova al sud-ovest della Bulgaria, a 9 km dalla città di Gotse Delchev e 18 km dal confine greco. La sua popolazione è di 40 persone.

Il villaggio è nato nel XVII secolo vicina a una fattoria turca ed è solo nel 1912 che viene liberato dall’Impero Ottomano.

Nel XIX secolo l'attività principale della popolazione è legata all'agricoltura e all'allevamento. Alla fine del secolo, il villaggio ha 560 abitanti - bulgari, tra i quali molto sono stati uccisi dall'esercito turco durante la preparazione della rivolta d’Ilinden.

Nel 1934, il paese è soprannominato Gotse Delchev, a un famoso rivoluzionario bulgaro.

Grande parte degli edifici del villaggio, costruito da maestri locali, risalgono alla fine del XIX e l'inizio del XX secolo. La chiesa "Uspenie Bogorodichno", costruita nel 1838, si trova nel centro del paese. I suoi affreschi impressionano.

E un villaggio che trasporta l'anima e la tradizione dei Rodopi, non esitate a farci una deviazione.

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Gotse Delchev

La città di Gotse Delchev si trova nel sud-ovest della Bulgaria, nel comune della città di Blagoevgrad. La città è chiamata al rivoluzionario Georgi (Gotse) Nikolov Delchev, capo dell’Organizzazione rivoluzionaria macedone - Edirne.

Situato a 547 metri sopra il livello del mare, le sue origini sono strettamente collegati con il sito romano vicino - Nicopolis ad Nestum.

Oggi Gotse Delchev è un piccolo e tranquillo villaggio di montagna, con una bella e ben tenuta zona pedonale, fiancheggiata da caffè e negozi. La città ha il vantaggio di essere circondata da villaggi tipici, della vicinanza con la Grecia e l'Egeo.

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Nicopolis ad Nestum

7 km all’est della città di Gotse Delchev, all'ingresso del villaggio di Garmen, su una superficie di 14 km², si trovano le rovine della città romana Nicopolis ad Nestum, vecchia di più di 16 secoli.
Questo è l'unico sito di quest’epoca sul territorio dei Rodopi, ma anche uno dei pochi in Bulgaria in parte conservato.
Il nome della città significa città della vittoria su Mesta. È stata fondata nel 106 sulle fondamenta del villaggio tracio Aleksandropolis durante il regno dell'imperatore Traiano per commemorare la sua vittoria sui Daci. Avari e Slavi hanno devastato la città nel VI e cosi la sua época d’oro si è terminata.
La città è rinata dalle ceneri nel IX-X secolo sotto il nome Nikopol e durata fino al XIII secolo quando è distrutta di nuovo, questa volta dalle crociate. La popolazione è migrata gradualmente verso l’ovest per fondare la città di Nevrokop - oggi Gotse Delchev.

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Dolen

Il villaggio di Dolen si trova nella parte occidentale dei Rodopi, a circa 26 km dalla città di Gotse Delchev.
Le sue origini risalgono al XVI secolo, un periodo nero caratterizzato da una islamizzazione forzata nei Rodopi. Dei bulgari sono venuti a cercare rifugio in questo luogo remoto, perso tra le montagne a 1020 metri d’altitudine.
Il paese conosce il suo sviluppo più grande durante la rinascenza bulgara (XVIII - XIX) grazie al tabacco, all’allevamento, il trasporto di merci e argenteria.
Oggi, il villaggio è una riserva architettonica con più di 70 case monumenti dell’epoca della rinascenza, che lo posizionano tra i più bei villaggi bulgari.
Le piccole strade acciottolate custodiscono la mente e la memoria del passato. E 'una destinazione fuori dai sentieri battuti, dove si va per ricaricarsi e respirare la bellezza naturale circostante.

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Dospat

La piccola città di Dospat è situata in una regione montuosa nella parte occidentale dei Rodopi. Nelle vicinanze della città c’è una diga dello stesso nome, che [ la più alta in Bulgaria e la seconda per superficie (22 km²). È alimentata principalmente dal fiume Dospat ed è senza dubbio una delle più belle località lacustri del Paese.

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Gole di Bouynovo

Le Gole di Bouynovo sono le più lunghe in Bulgaria. Si trovano tra i villaggi di Yagodina e Teshel. Questo fenomeno di bellezza straordinaria si è formato dalla forza devastante delle acque del fiume Bouynovska che ha scavato spietatamente roccia. Le scogliere che circondano il fiume raggiungono diverse centinaia di metri in alcuni punti.
La parte più stretta si chiama Il Salto del Lupo. Secondo le leggende locali, i lupi passano qui in inverno per attaccare il bestiame.

L'attività carsica è molto sviluppata nella regione. Nel villaggio di Yagodina, ci sono non meno di 36 grotte, tra le quali la più nota è quella di Yagodina che è elettrificata e attrezzata per il pubblico. Altre forme naturali sono anche accessibili per gli escursionisti, come il ponte di roccia, la cascata Praskaloto, e altri.

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Grota di Yagodina

Situata nei monti Rodopi, la grota di Yagodina fa parte del magnifico complesso carsico delle gole del fiume Bouynovska.
Su una lunghezza di 10 km, si sviluppa su 3 piani e solo la parte inferiore è elettrificata e accessibile ai turisti. Il tour proposto ai visitatori è più di un km e permette di scoprire una grande varietà di tutti i tipi di concrezioni uniche alla grotta, ma ciò che rende l'interesse del sito, la sua originalità e che lo distingue dalle altre grotte della zona, sono le notevoli perle di grotta. Queste si formano in piccole vasche nelle quali cadono gocie regolari, formate di granelli di sabbia. Loro sono ricoperti di calcite che si deposita intorno a strati concentrici che formano delle palline, che crescono nel corso dei secoli e assomigliano alle perle reali formate in ostriche

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Terrazza panoramica Orlovo Oko

La terrazza panoramica Orlovo Oko è una delle attrazioni più recenti dei Rodopi. La sua costruzione è stata finanziata con gli incassi d’ingresso della grotta Yagodina. La terrazza è a 1.563 metri di altitudine e offre una vista veramente spettacolare della parte orientale dei Rodopi, le Gole Bouynovo, i piccoli villaggi immersi ai piedi dei monti.
In macchina o a piedi dal villaggio di Yagodina, l'esperienza sicuramente merita.
La struttura rinforzata può sostenere un carico di 3 tonnellate, e le barriere offrono proteggono i visitatori. Per sicurezza e conforto l'accesso alla terrazza è limitato a cinque persone contemporaneamente.

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Devin

La città di Devin si trova a pochi chilometri da Shiroka Laka. Si tratta di una piccola città che gode di un ambiente naturale eccezionale, anche se è noto soprattutto per le sue proprietà termiche. Di conseguenza vi consigliamo vivamente di visitare la piscina comunale, costruzione bellissima ed alimentata con acqua minerale.

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Eco sentiero Struilitsa Kaleto Lakata

Il sentiero parte dalla zona ricreativa di Struilitsa, nota per le piscine all'aperto, i bagni di vapore, la sauna e jacuzzi. Il sentiero Struilitsa Kaleto Lakata conduce alle Cappelle di San Giorgio e Sant'Elia. La valle del Devin, che corre lungo il sentiero, è una valle protetta, particolarmente apprezzata dai turisti che vengono a camminare lungo il sentiero, per godersi la natura incontaminata e vedere le magnifiche cascate.

Il sentiero è diviso in due passeggiate. La prima porta attraverso una serie di ponti e non presenta particolari difficoltà. Per coloro che vogliono stancarsi un po 'di più, è possibile scalare la collina per ammirare le rovine di una piccola cittadella.

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Chiesa della Madonna dell'Assunzione

Dopo la guerra Russo-turca del 1828-1829, Sultan Mahmout II inizia riforme per dare maggiore libertà religiosa ai cristiani nell'impero, consentendogli di costruire chiese e scuole.
Shiroka Laka fu tra i primi villaggi dei Rodopi a ricevere il permesso di costruire una chiesa nel 1834. Il luogo scelto era dove i locali da sempre esercitavano i loro riti tradizionali. Nonostante l'opposizione da parte del funzionario turco del villaggio, Smail Aga e della popolazione musulmana, i lavori di costruzione iniziarono. Il giorno in cui la prima pietra fu posta, l'ufficiale andò sul posto, sollevò la sua arma contro i muratori e gli ordinò di smettere di lavorare. Un muratore rispose che villaggio poteva mobilizzarsi, ma la pietra mai. I musulmani del villaggio si rassegnarono a ostacolare il lavoro.
Questo confronto provocò una denuncia presentata a Plovdiv dai cristiani al gendarme turco che inviò un rappresentante a Shiroka Laka per calmare le tensioni e facilitare i lavori che dovevano essere completati in 40 giorni.
L'intero villaggio partecipò a questa costruzione che si concluse in 38 giorni secondo le storie. La chiesa ha una lunghezza di 19 m, larghezza di 12 m ed altezza di 8 m, lo spessore delle pareti è di un metro. 8 colonne di 6 metri sostengono il tetto coperto con tegole d’ardesia. Le porte massicce sono state asserragliate per maggiore sicurezza contro le pallottole. Un muro alto tra 5 a 10 m rinforza le difese dell'edificio. La chiesa è stata consacrata nel 1835 e dedicata alla Madonna dell'Assunzione.

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Museo etnografico di Shiroka Laka

Il museo etnografico, situato nell'edificio Zgurovski konak, permette di scoprire lo stile architettonico della città, i costumi, il folklore. La casa è costruita da maestri locali nel 1853 sull’ordine di un ricco locale.

Secondo la leggenda, la casa non è mai stata abitata dal suo proprietario originale. Irritati dall'atteggiamento di disprezzo nei loro confronti, i costruttori hanno maledetto la casa e il suo proprietario, che si è visto costretto di venderla. Visto che il proprietario seguente era un ufficiale, la casa è chiamata Konak.

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Giorno 4

Una città millenaria

Shiroka LakaBachkovoPlovdiv

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Itinerario consigliato

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Pamporovo

Chepelare

Monastero di Bachkovo

Plovdiv

Antico Forum di Plovdiv

Antico stadio di Plovdiv

Moschea Dzhumaya

Vecchia Plovdiv

Chiesa di Santi Costantin ed Elena

Porta Hissar Kapia

Collina Nebet Tepe

Teatro antico di Plovdiv

Pamporovo

Pamporovo ha il vantaggio di un clima eccezionale con un inverno mite e 120 giorni di sole durante la stagione sciistica, la temperatura media essendo di -3 ° C, mentre la media annuale è di 5,5 °.
Le diverse piste di Pamporovo sono ideali tanto per i principianti quanto per gli esperti. Tutte le piste sono ben protette, conservate e mantenute in condizioni eccellenti. Più di 100 insegnanti di alto livello, che parlano diverse lingue, sono a disposizione degli sciatori principianti e gli amatori di snowboard.
Le piste di Pamporovo hanno tutti i livelli di difficoltà. Si trovano ad un’altitudine da 1930 m a 1444 m, sul lato est e ovest del picco Snezhanka con la pista più difficile chiamata “il Muro”. La pista più lunga è 5,1 km, l'altitudine massima è 476 m. A disposizione degli sciatori sono 9 impianti di skilift, 6 seggiovie e una pista illuminata di notte da 28 proiettori. In effetti, la Snezhanka 2, 1176 m di lunghezza, larga 60 metri e con un dislivello di 283 m, permette agli sciatori di sperimentare una sensazione diversa. Escursioni in motoslitta sono inoltre possibili.

Pamporovo è consigliato per vacanze in famiglia o per chi cerca il contatto con la montagna combinato con il relax ottimale.
Il “dopo-sci” a Pamporovo inizia molto prima del tramonto. La montagna dei Rodopi è nota per la sua cucina locale, e le tradizioni popolari.
La maggior parte degli hotel ha almeno un ristorante e un bar. Nella stazione e vicino alle piste, potrete trovare diversi tipi di ristoranti con le loro specialità. Assicuratevi di assaggiare le specialità culinarie della regione, la “kavarma” la “Rodopska banitsa” (pasta sfoglia con formaggio a modo locale) o il “tchevermé” (agnello arrostito allo spiedo). E se avete ancora l’energia, la stazione offre una vita notturna movimentata.

Anche se conosciuta principalmente per il turismo d’inverno, Pamporovo offre molte attività durante l'estate. Nei dintorni ci sono sentieri attrezzati per escursioni. Un percorso segnalato permette di raggiungere a piedi o in bicicletta il tipico villaggio di Shiroka Laka. Sono anche proposte passeggiate a cavallo. Le gole di Bouynovo e Trigrad, le grote Yagodina, e Diavolska Ouhlovitsa, l’Osservatorio di Rozhen e il Planetario di Smolyan, i villaggi di Shiroka Laka, Guela, Stoykite, Smilyan, Arda, sono tutte delle visite possibili che fanno regione rinomata durante la stagione estiva.

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Chepelare

Chepelare è una piccola città e una stazione sciistica nel sud della Bulgaria. E' situata nella regione Smolyan, 10 km a nord di Pamporovo, circa 75 km a sud di Plovdiv. Chepelare è conosciuta in Bulgaria come un centro turistico invernale. La stazione sciistica si trova appena fuori della città, sulla strada per Pamporovo. Le tradizioni in questo settore sono vecchie, ci sono 20 km di piste, di varia difficoltà. Una seggiovia consente l'accesso in 9 minuti ad una altitudine di 2700 m viccino al monte di Mechi Chal.

A Chepelare si trova l'unico museo di sci in Bulgaria, aperto nel 1998. La mostra offre una visione generale dello sviluppo degli sport invernali nella città e nel paese. Certe vetrine sono dedicate ai successi dei migliori sciatori bulgari Ekaterina Dafovska, Borislav Kiriakov, Mitko Hadzhiev, tra gli altri.

In Chepelare c'è anche il Museo del carso della Montagna Rodopi, unico nella penisola balcanica. Qui si possono ammirare pezzi unici di minerali, cristalli, la parte bassa della mascella di un leopardo, specie che viveva nella zona in un passato lontano, lo scheletro ricostruito d’un orso delle caverne d’un'altezza di 4,5 m. La Chiesa di San Atanasio il Grande, costruita nel 1834 in soli 40 giorni, è interessante da visitare, così come la grande piazza Olimpiiski, che offre un ambiente piacevole per rilassarsi.

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Monastero di Bachkovo

Il vilaggio di Bachkovo è soprattutto noto per il suo monastero così caro al cuore del bulgaro.
E’ fondato nel 1083 dal georgiano Bakuriani, comandante bizantino. Gli zar bulgari hanno investito notevoli risorse per la sua espansione e abbellimento. Chiuso sotto l'impero ottomano, ha continuato a ricevere il sostegno e le donazioni della popolazione cristiana. La bella chiesa di Santa Maria nel cortile interno è stata costruita nel 1604 e conserva sculture rare dal 17 ° secolo.
L'ultima ristrutturazione è fatta negli anni 1830- 1840 con affreschi di Zahari Zograf e dei suoi discepoli.
Potrete ammirare "l'icona miracolosa" di Santa Maria, della quale il culto popolare supera le mura del monastero, il refettorio e il suo enorme tavolo di marmo bianco o la biblioteca con la sua collezione di libri antichi bizantini, bulgari e georgiani.
Tra di loro ci sono un manoscritto musicale bizantino del XIII secolo e un manoscritto religioso sontuoso, scritto in georgiano.

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Plovdiv

Situata sulle rive del Maritsa e su sette colline, Plovdiv è il secondo più grande centro urbano per popolazione, per area e per la sua posizione come centro culturale, storico e turistico.
Plovdiv è una delle città più antiche d'Europa precedenti a Roma e Atene, risalente al tempo di Troia.
Plovdiv ha visto diverse civiltà nel corso della storia. Su una delle sue colline si trovano i resti di un villaggio preistorico, che nel 12 ° secolo A.C. divenne una città.
Plovdiv è stata conquistata dall'esercito di Filippo II di Macedonia e il suo nome è allora cambiato a Philipopolis.
In seguito la città è diventata il centro amministrativo della regione della Tracia sotto l'Impero Romano. Il suo nome era Trimontium (per i tre colli principali). La città ha raggiunto il suo massimo splendore durante il periodo romano. In Plovdiv sono stati eretti grandi edifici pubblici, un forum enorme, un grande stadio, un bellissimo anfiteatro, templi, terme, acquedotti, il tutto circondato da mura imponenti fortificate. Nel 1956 Plovdiv è stata dichiarata riserva architettonica e nel 1979 la città ha vinto la medaglia d'oro in Europa per la conservazione del suo patrimonio.
Passando per la via pedonale centrale di Principe Alexander di Battenberg, si possono ammirare le facciate in stile neo-barocco prima di visitare la chiesa dei Santi Costantino ed Elena con le icone del maestro Zahari Zograf, Djumaya moschea, l'anfiteatro romano e la vecchia Plovdiv.

La casa Lamartine dimostra l’amicizia francese verso per questa parte dell’Oriente.

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Antico Forum di Plovdiv

L’Antico Forum di Plovdiv, come nell'intero Impero Romano, ha occupato un posto centrale nella vita locale. Ha dettato la vita politica, economica e sociale della città. Costruito verso la fine del primo secolo, è il più grande sul territorio bulgaro. Nella parte settentrionale del Foro c’è l'antico Odeon. Dispone di 300-350 posti ed ha servito come quartiere generale al Comune. Oggi, viene utilizzato per spettacoli musicali, teatrali e letterari.
Il centro attuale di Plovdiv non è cambiato rispetto al centro antico. Vediamo un esempio di continuità dove il passato ha un ruolo importante nel presente.

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Antico stadio di Plovdiv

L'antico stadio di Plovdiv è stato costruito nei primi anni del secondo secolo. durante il regno dell'imperatore Adriano. Situato nella parte nord della città murata, tra la collina tra Taksim Tepe e Sahat Tepe, questo edificio ha permesso a 30.000 spettatori di godersi gli spettacoli. Con una lunghezza di 240 metri e una larghezza di 50 metri, lo stadio è stato uno dei più grandi dei suoi tempi.

Oggi, le rovine dello stadio rappresentano una piccola parte dela costruzione originale. Sono esposte in situ, sulla piazza Dzhoumaya. Un punto d'incontro preferito della gente locale, ma anche un punto di partenza per esplorare la Vecchia Plovdiv è le altre vestigia del passato millennio di questa splendida città.

L'antico stadio ospita un piccolo museo con un salone per le feste progettato per la proiezione del film in 3D – “Plovdiv nel secondo secolo” (ingresso a pagamento).
L’Antico Forum di Plovdiv, come nell'intero Impero Romano, ha occupato un posto centrale nella vita locale. Ha dettato la vita politica, economica e sociale della città. Costruito verso la fine del primo secolo, è il più grande sul territorio bulgaro. Nella parte settentrionale del Foro c’è l'antico Odeon. Dispone di 300-350 posti ed ha servito come quartiere generale al Comune. Oggi, viene utilizzato per spettacoli musicali, teatrali e letterari.
Il centro attuale di Plovdiv non è cambiato rispetto al centro antico. Vediamo un esempio di continuità dove il passato ha un ruolo importante nel presente.

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Moschea Dzhumaya

La Moschea Dzhumaya è un santuario musulmano nel centro di Plovdiv, di fronte alle antiche vestigia dello stadio. La moschea è stata costruita poco dopo la conquista della città dagli ottomani (1363-1364), al posto della Cattedrale Sveta Petka Tarnovska. Durante il regno del sultano Murad II, la moschea era completamente ricostruita per dare l'aspetto attuale.
La costruzione è di un edificio rettangolare la cui sala di preghiera è di dimensione di 33 per 27 metri. Le nove cupole del tempio sono coperte di fogli di piombo. Nell'angolo nord-est della facciata, si erge un minareto decorato in mattoni rossi. L'interno della moschea è riccamente decorato com ornamentazioni florali che rappresentano ramoscelli, fiori e ghirlande, citazioni dal Corano. Le pitture murali probabilmente risalgono alla fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo.
Oggi, la Moschea Dzhumaya è un tempio attivo, visitato non solo dai credenti, ma anche dai turisti. E’ un testimone della tolleranza religiosa nazionale e del rispetto per le altre culture.

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Vecchia Plovdiv

La Vecchia Plovdiv, detta "riserva architettonica del 18° e 19°" è ammirata da tutti i visitatori.
I resti della civiltà tracia si mescolano con monumenti romani, mentre le vecchie moschee turche aggiungono un’aria orientale in una città dove civiltà successive e a volte antagoniste, sono riuscite a combinare il meglio di ciò che avevano da dare alla personalità originale di Plovdiv.
Ma soprattutto è da vedere il gruppo eccezionale di case del rinascita nazionale nel "Trimontium" cioé Vecchia Plovdiv, che dà a questa giovane e vivace città il suo fascino unico.

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Chiesa di Santi Costantin ed Elena

La Chiesa di Santi Costantin ed Elena è uno dei più antichi templi cristiani a Plovdiv.
Nell'anno 304, nel luogo dove si trova la chiesa oggi, sono stati decapitati i martiri Severian et Memnos a causa della loro fede cristiana. I loro 38 accoliti (i 38 martiri di Plovdiv) hanno subito un destino simile prima. Il santuario è nato circa 30 anni più tardi per commemorare il loro sacrificio per la fede cristiana.

Distrutta più volte durante il giogo ottomano, la chiesa che possiamo visitare oggi risale al 1832. Situata nel cuore del centro storico di Plovdiv è il sito religioso più visitato di Plovdiv.

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Porta Hissar Kapia

Porta Hissar Kapia è uno dei simboli della città. Situata nel centro storico di Plovdiv, si inserisce perfettamente nello stile architettonico del paesaggio.
Hissar Kapia, come sappiamo oggi, risale al XII-XIV secolo, ma le sue basi esistevano molto prima dell'era romana. Dopo molte invasioni nella zona, il sistema di difesa della città è stato rafforzato nel secondo secolo.
Al tempo del Rinascimento bulgaro, la porta e il muro sono stati leggermente modificati per consentire il loro inserimento armonioso nella struttura degli edifici circostanti, tra cui la Chiesa dei Santi Costantin ed Elena e la casa Koyumdjioglu.

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Collina Nebet Tepe

La collina Nebet Tepe conserva le prime tracce di vita umana a Plovdiv risalenti al VI millennio A.C. Intorno al XII secolo. città A.C. la città tracia Pulpudeva, cioé città benedetta dagli Dei, è una delle città più sviluppate in Europa sud-orientale.

Le rovine della cittadella, sopravissuta ad oggi, testimoniano delle diverse epoche della storia della città: tracia, romana, bulgara.
Un progetto di restauro in processo di elaborazione, dovrebbe ripristinare l'interesse per questo sito e permettere ai visitatori di comprendere lo sviluppo della città nel corso della sua storia millenaria.

Attualmente, la vista che emerge dalla collina sopra la città è l'attrazione principale del sito.

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Teatro antico di Plovdiv

Il Teatro Romano di Plovdiv è uno dei monumenti più famosi in Bulgaria. E 'orientato al sud e annidato tra due colline (Djambaz Tepe e Taksim Tepe).
Il livello più basso dispone di 14 file di gradini; sette scale determinano verticalmente sei sezioni.
Il livello superiore è molto incompleto, praticamente ridotto alle fondazioni. Il teatro poteva ospitare 3.500 spettatori durante gli spettacoli dell’epoca.
Il teatro è stato scavato e restaurato tra il 1968 e il 1984. E 'diventata una grande attrazione turística, nel centro di numerosi eventi come il Festival Verdi e il Festival Internazionale del Folclore.

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Kosovo

Fortezza d'Ivan Assen

Museo Etnografico di Plovdiv

Casa Hindlyan

Kosovo

Il villaggio tipico di Kosovo si trova nei Rodopi, a 5 km. dalla stazione termale Naretchenski bani. Fondato nel XVII secolo si sviluppa nel XIX secolo grazie all'agricoltura e la costruzione. Da questo periodo sono la maggior parte delle case in stile Risveglio nazionale. Costruite a sbalzo, circondate da colline boscose, lo fanno uno dei villaggi più affascinanti della Rodopi. In effetti, alcuni degli edifici del villaggio sono opera degli stessi maestri artigiani che hanno costruito le case Koyumdzhioglou e Gueorguiadi nel centro della vecchia Plovdiv.
Dimenticato nel corso del XX secolo non trova il suo posto meritato tra i villaggi più belli in Bulgaria
I dintorni offrono molte opportunità per escursioni e pic-nic. Si trova leggermente fuori dai sentieri battuti, ed è facile di trovarci la serenità e la tranquillità. Le vie strette del borgo vi faranno tornare indietro nel tempo

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Fortezza d'Ivan Assen

La fortezza di Ivan Assen, ancora conosciuta come Petrich, si trova a due chilometri da Asenovgrad. Una strada asfaltata conduce alle rovine della fortezza, su un picco roccioso dove l'unico edificio completamente conservato è la chiesa. A causa del terreno limitato della fortezza, è proprio in questa chiesa, che è stata costruita per la prima volta nel mondo cristiano ortodosso una torre quadrata, che serviva da campanile e torre di guardia.

Le origini della fortezza risalgono all’epoca dei Traci. Grazie alla sua posizione strategica di porta d’entrata e uscita dei Rodopi, è stata gestita da Costantinopoli e, in seguito, da Veliko Tarnovo. Nel 1231 lo zar bulgaro Ivan Assen II amplia la costruzione e rafforza le sue difese. Durante il suo regno, la fortezza ha svolto un ruolo importante nel sistema difensivo dello stato bulgaro.
Se volete saperne di più sulla storia della regione e la fortezza, visitate il museo storico della città di Asenovgrad.

Oggi la strada che conduce alla fortezza è il luogo privilegiato di passeggio degli abitanti del comune di Asenovgrad che vengono anche a pregare nelle numerose cappelle costruite vicino alla fortezza.

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Museo Etnografico di Plovdiv

Il Museo Etnografico di Plovdiv è la secondo museo più grande del di questo tipo in Bulgaria. Fondato nel 1917, occupa la casa Kouyumdjieva nella Vecchia Plovdiv dal 1938, dichiarata monumento storico dal 1995.
Le sue mostre presentano la cultura tradizionale della Tracia e dei Rodopi nell’epoca del Rinascimento (XVIII-XIX). Ci troviamo i mestieri tradizionali della regione con i loro attrezzi, costumi tradizionali, strumenti musicali, gli interni delle case, i quadri e pitture della città dopo la Liberazione, molte informazioni che possono completare la comprensione di questa antica città e la sua evoluzione.
La casa che ospita queste collezioni è un tipico esempio del Rinascimento a Plovdiv. Costruita nel 1847, porta il nome del suo primo proprietario, il ricco mercante Kouyumdjioglou. Le sue dimensioni sono impressionanti, con 4 piani di 570 mq ciascuno, due grandi saloni, dodici camere (tutte con soffitti in legno intagliato) e oltre 130 finestre. Una delle sue facciate porta sulle antiche mura.
Utilizzata per scopi diversi in passato, è aperta al pubblico come museo nel 1943.

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Casa Hindlyan

La casa Hindlyan è la casa più riccamente decorata tra quelle autentiche, ancora conservate a Plovdiv. E 'stata costruita nel 1834-1835 da costruttori ignoti per il conto di un ricco mercante che spesso viaggiava in India, da cui il nome di Hindlyan.Sono stati necessari più di 6 mesi per i due architetti di Tchirpan per decorare le pareti ei soffitti della casa di affreschi, oggi, in ottime condizioni. Questa particolare attenzione al dettaglio è visibile anche nel cortile della casa.Oggi, il gioiello della collezione di case del Rinascimento nazionale della Vecchia Plovdiv è uno dei siti più visitati della città di Plovdiv.

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Giorno 5

Nei Balcani

PlovdivSlivenZheravna

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Itinerario consigliato

Deviazioni possibili

Mappa del tragitto

Tempo libero a Plovdiv

Sliven

Zheravna

Tempo libero a Plovdiv

La città è nota non solo per i resti del suo glorioso passato, ma anche per la bella vita. Molti caffè e negozi che allineano il centro pedonale vi proporrano delle ore piacevoli.

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Sliven

La storica città di Sliven, quella dei 100 voyevoda (capi dei ribelli), dal passato glorioso, si trova ai piedi del Balcani.

Il suo largo centro pedonale e i suoi edifici imponenti ricordano di ciò che questa città era nei tempi della suoi massimi ricchezza e prestigio.
Oggi la tranquillità del suo grande parco, la cordialità degli abitanti, i dintorni con la natura incontaminata fanno di questa città di medie dimensioni un interessante punto di partenza per esplorare altre regioni, tra le quali il Parco Nazionale "Le roccie blu" sopra la città, che secondo i momenti della giornata vi proietta in una magica atmosfera.
Durante il tour della città, non esitate a vedere, accanto al municipio, l’elmo più vecchio, di 1000 anni. Ha vinto il concorso dell'Albero europeo 2014.

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Zheravna

Zheravna è uno dei più bei villaggi bulgari, pittoresco, tipico e in mezzo alla natura. Potrete godervi la sua atmosfera di campagna, le case musei, le taverne accoglienti e l'ospitalità degli abitanti.
I siti da visitare sono: la chiesa di St. Nikolai e la sua collezione di icone del 16 ° e 17 ° secolo, la casa museo di Yordan Yovkov per scoprire lo stile tradizionale della regione, quella di Rusi Chorbadji che ha tra l'altro una collezione piccola di tappeti, o quella di Sava Filaretov.
Sono possibili escursioni a piedi dei dintorni. La zona è molto ricca di pesce e selvaggina e lo potrete constatare nel vostro piatto, cenando in una delle taverne.
Questa sosta permette di avvicinarsi allo spirito di montagna che prevale qui, l'ospitalità insieme alla vita dura.
Nella regione ci sono molti villaggi da visitare tra i quali Itchera, Katounichté, Gradets, Medven o quella di Kotel, specializzata nella produzione di tappeti e kilim. C'è anche un museo di tappeti, da visitare.

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Stara Zagora

Museo Storico di Stara Zagora

Abitazioni neolitiche di Stara Zagora

Kabile

Museo regionale di Storia

Municipio di Sliven

Monumento Hadgi Dimitar

Chiesa San Dimitar

Museo nazionale dell'industria tessile Sliven

Parco Naturale Le Rocce Blu

casa-museo di Rusi Chorbadzhi

Casa di Sava Filaretov

Chiesa di Santo Nikolai

Galleria di pittura-Zheravna

Casa-museo dello scrittore Yordan Yovkov

Kotel

Museo dei tappeti e dei tessuti

Stara Zagora

Alla fine della giornata, arriverete nella città di Stara Zagora, che si trova a circa 30 chilometri di Shipka. E 'la città di poeti, pittori, scultori, delle vie "dritte". Il centro della città è molto piacevole per passeggiare.

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Museo Storico di Stara Zagora

Il Museo Storico di Stara Zagora si trova nel centro della città. Nelle sue vetrine sono conservati migliaia di oggetti importanti che ripercorrono la storia della città e della regione dal VI millennio A.C. Una mappa speciale mostra la presenza di oltre 120 tumuli preistorici di abitazioni scoperti attorno alla città di Stara Zagora (5). Molti oggetti di questi tumuli, trovati durante gli scavi archeologici sono esposti nel museo.
La regione fu conquistata dai Romani nel 46 A.C. Nel 107, dopo la vittoria sui Daci, l’imperatore Traiano, passando nella regione, ha deciso di costruirci una città secondo il modello romano esistente che chiama Augusta Traiana. La città ha grande importanza regionale, lo status di semi-autonoma e ha il suo consiglio comunale e la sua assemblea popolare. Di questo periodo il museo ha una collezione impressionante di oggetti, bicchieri, lampade in bronzo, statue, gioielli, monete. Il museo è costruito sopra le strade principali della città antica che collegavano la porta meridionale alla porta settentrionale della città. Questa parte può essere visitata nel sotteraneo del museo, in situ, nel punto in cui era stato scoperto. La strada, larga 6 metri, arriva a 11 metri se si contano i marciapiedi in pietra che la contornano.
Le altre sale del museo raccontano la storia della città durante i periodi seguenti, il Medioevo, il Risveglio Nazionale fino al grande incendio del 1877 che distrugge quasi tutta la città.
Nell'estate del 1877 nella città si è svolta una delle più grandi battaglie della guerra russo-turca 1877-1878. Nonostante il coraggio e l'eroismo dell'esercito russo ei volontari bulgari, la città è stata presa dall'esercito ottomano e bruciata. Dopo la liberazione, 5 Ottobre 1879 inizia il restauro della città devastata. Quel giorno è diventato la festa della città, sollevata dalle ceneri per una nuova vita.

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Abitazioni neolitiche di Stara Zagora

Il museo presenta in situ due case del periodo neolitico, le meglio conservate d'Europa di quel periodo. Datate del VI millennio A.C., la loro conservazione è dovuta al fuoco che ha distrutto il villaggio al quale appartenevano. Le case, sepolte da millenni, hanno conservato gli oggetti d’uso quotidiano in ottime condizioni.
Le abitazioni condividono lo stesso tetto, fatto di paglia e foglie, ma le due parti sono separate da una parete comune che forma le due abitazioni.

Dopo la scoperta del sito, nel 1968, una notevole quantità di ceramica è stata trovata sul posto (80 a 120 contenitori per casa), chicchi di grano, orzo, lenticchie, e una ricca attrezzatura che dimostra il livello di sviluppo dell'agricoltura all'inizio del periodo neolitico.

Nel museo è anche esposta la collezione permanente - l'arte preistorica nella regione di Stara Zagora, composta da vasi di terracotta, oggetti rituali e decorazione, di marmo, ossa, argilla e conchiglie. Gli oggetti forniscono anche informazioni sulle credenze degli abitanti in quel momento, soprattutto il culto del sole, la fertilità e la madre-dea. Il museo conserva anche la più antica figura in marmo (VI millennio A.C.) trovata su terre bulgare. Nel museo sono esposti anche i modelli di case neolitiche, trovate durante le esplorazioni. Ci danno un’idea chiara dell’aspetto delle case a quell’epoca.

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Kabile

Nelle vicinanze della città di Yambol ci sono le rovine dell'antica città di Kabile, classificate come "riserve archeologiche" nel 1969.
Il sito, che è stato un'area di ricerca per molti archeologi dal 1912, copre un'area di 600 ettari.

La città di Kabile fu creata nel secondo millennio aC. A quel tempo Kabile era un importante luogo culturale ed economico. Questo ruolo ha permesso alla città di ospitare un gran numero di figure importanti dell'antichità (Filippo di Macedonia che conquistò nel -341, poi suo figlio Alessandro III). La città ha anche servito come residenza per i re di Tracia ma ha perso definitivamente la sua importanza e nel sesto secolo è completamente scomparsa.

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Museo regionale di Storia

Su tre piani, un museo che permette di scoprire la storia di Sliven. Particolare interesse rappresenta l'area dedicata ai traci che hanno abitato la regione nell'anitichità.

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Municipio di Sliven

L'edificio del comune di Sliven, sopra il quale sorge la torre dell'orologio, fu completato nel 1936. Nel 1939 l'orologio inizia a misurare il tempo per gli abitanti della città.

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Monumento Hadgi Dimitar

Questo monumento è uno dei simboli della città, testimonia la profonda gratitudine degli abitanti di Sliven per la libertà acquisita al prezzo di tanti sacrifici. L'architetto del monumento è Iordan Iordaniov. La statua di Hadji Dimitar è stata creata dallo scultore Stefan Peychev. Ai piedi del monumento si trovano i busti degli illustri cittadini di Sliven del periodo rinascimentale: Panayot Hitov, Dobri Chintulov, il dott. Ivan Seliminski, il dott. Georgi Mirkovich, Sava Dobroplodni, Georgi Ikonomov, Ivan Dobrovski.

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Chiesa San Dimitar

La cattedrale fu costruita nel 1831, probabilmente dai maestri costruttori della scuola di Brazigovo. L'edificio è sepolto nel terreno (da -0,8 a -1m). All'interno della chiesa si possono ammirare i soffitti intagliati e i capitelli delle colonne decorate ognuna diversamente con motivi vegetali e geometrici. L'effetto artistico più forte si trova nelle sue sculture in legno di motivi prevalentemente vegetali.

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Museo nazionale dell'industria tessile Sliven

Questo museo è interamente dedicato alla produzione tessile fin dai tempi antichi. È l'unico museo del suo genere in Bulgaria. Al primo piano del museo ci sono le macchine. Tra gli strumenti esposti c'è un filatoio del 1937, un telaio meccanico con il marchio "Princess Marie-Louise", prodotto appositamente per il mercato bulgaro nel 1943 in Inghilterra. Altre due sale sono dedicate a macchine di diverso tipo per maglieria e tessitura. Quasi tutte le macchine sono funzionanti ed è possibile vedere una dimostrazione di produzione.

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Parco Naturale Le Rocce Blu

E' nella parte meridionale di Stara Planina (vecchia montagna), al nord di Sliven, che formazioni rocciose tra cui quarzo, prendono riflessi bluastri al tramonto o all'alba.

Questo gruppo di rocie fa parte del Parco Naturale “Le Rocce Blu” (Sinite Kamani), con una superficie totale di 7094 ettari. La scelta di attività all'aperto è ampia e variegata. Il Parco Nazionale "Le rocie blu" sopra la città, secondo le ore del giorno, fa immergesi in un'atmosfera magica.
Molti sentieri segnalati permettono ai visitatori di esplorare il parco. Il più noto e frequentato da gente locale è il percorso dei Haïdouti (ribelli). Se vi attira, ma non avete tempo, è possibile prendere la seggiovia per raggiungere la cima della montagna per una passeggiata e godervi una vista mozzafiato della città di Sliven.

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casa-museo di Rusi Chorbadzhi

La casa-museo di Rusi Chorbadzhi è una delle più antiche, nel villaggio di Zheravna. Risparmiata dal tempo e gli attacchi dei kardjalii (banditi ottomani), è costruita all'epoca per conto di un ricco mercante del villaggio. La sua fortuna personale risulta a più di 30 000 animali e numerosi negozi. Le leggende locali alimentano l’interesse in questa casa che all'esterno è molto diversa delle altre case del villaggio. Probabilmente l'obiettivo è stato di evitare di attirare l'attenzione di persone malintenzionate.
La decorazione degli interni è molto più ricca e lavorata con particolare attenzione anche nei piccoli dettagli. Oggi la casa ospita al piano terra mostre sui diversi mestieri del periodo del Rinascimento. Strumenti utilizzati nella tessitura sono anche esposti, insieme ai tessuti. La casa-museo riporta indietro nel tempo e nella storia del paese attraverso i mestieri tipici del paese.
Al secondo piano, la casa ospita una mostra etnografica che illustra lo stile di vita delle famiglie benestanti del paese, al momento del Risveglio Nazionale. Il cortile della casa, fiorito e ben mantenuto, completa questo complesso architettonico risalente a oltre 300 anni.

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Casa di Sava Filaretov

Sava Filaretov è uno dei più grandi personaggi del Rinascimento bulgaro. Come insegnante, è stato uno dei fondatori della moderna scuola bulgara.
La sua sete di conoscenza lo porta dalla Bulgaria a Istanbul, poi a Odessa per completare i suoi studi presso l'Università di Mosca. E 'soprannominato Filaret – Amante della Virtù. Torna in Bulgaria per fare dei miracoli con il sistema di istruzione sulle terre bulgare. La sua attività diventa rapidamente preoccupante agli occhi del dominio ottomano e deve emigrare in Russia. Poco dopo, malato di tubercolosi, muore a Cairo nel 1863, all'età di 37 anni.
Oggi, la sua casa natale risalente a oltre 200 anni, è aperta ai visitatori. Interamente in legno, riccamente decorata di sculture, è uno degli edifici meglio conservati nella città. Con le sue stanze adattate al loro utilizzo, può essere considerata un esempio rappresentativo delle case del periodo del tardo Rinascimento bulgaro.

La casa, ora un museo, presenta la vita di Sava Filaretov e della sua famiglia, i loro oggetti di uso quotidiano. La mostra è anche ricca di informazioni sulla vita degli abitanti del villaggio durante il Rinascimento.

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Chiesa di Santo Nikolai

La chiesa di Santo Nikolai è costruita e consacrata nel 1834. La decorazione, eseguita tra il 1833 e il 1840, è stata fatta da maestri iconografi da Tryavna ed Elena. Durante gli anni del dominio ottomano, la chiesa ha svolto un ruolo importante per la sicurezza della Cristianità nella regione. Oggi, per un servizio religioso o per scoprire la sua mostra d’icone, dipinte su entrambi i lati, la chiesa fa parte delle visite da non perdere a Zheravna.

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Galleria di pittura-Zheravna

Di fronte alla chiesa, la galleria d'arte occupa l'edificio scolastico, costruito nel 1867. La sua mostra comprende oltre 450 opere di artisti locali e stranieri. La galleria ospita le mostre temporanee annuali di pittura e mostre etnografiche nei musei bulgari.

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Casa-museo dello scrittore Yordan Yovkov

Il luogo di nascita del grande scrittore bulgaro Yordan Yovkov (1880-1937) si trova sulla piazza Golyamo Bardo nel villaggio di Zheravna. Lo scrittore ci ha vissuto fino all'età di 13 anni, quando ha lasciato il villaggio per stabilirsi con la sua famiglia nel nord del paese, nella regione di Dobrodgia.
Dal 1957, la casa è un museo e mostra le condizioni di vita dalla sua infanzia. Si tratta di una semplice casetta presentata come le tipiche abitazioni della zona. Sono esposte anche le opere di Yovkov, tradotte in più di 20 lingue.

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Kotel

In una pittoresca valle nei Balcani orientali, Kotel è avvolto nella natura. E 'anche un centro storico e culturale, una vera e propria cittadella dello spirito bulgaro. Molti rivoluzionari e artisti hanno vissuto qui e hanno lasciato un segno indelebile della natura combattiva del bulgaro. Nel vecchio quartiere di Galata, si perpetua sempre l'arte dei tappeti e kilim. I numerosi villaggi che la circondano completano questo complesso etnografico.

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Museo dei tappeti e dei tessuti

Trasmessa da generazione a generazione, la produzione di tappeti in Bulgaria è una tradizione ancestrale. Si sono distinte chiaramente due scuole, quella del Kotel e l’altra di Chiprovtsi. Hanno fatto famosi i tappeti bulgari e i maestri tessitori nel mondo intero.
I tappeti prodotti in queste due regioni hanno raggiunto un livello di qualità che dà loro un enorme valore internazionale.

Ci sono due ipotesi sulle origini della tessitura a Kotel. Secondo la prima, il mestiere è stato trasmesso dagli artigiani di Chiprovtsi fuggiti dalla città dopo la sanguinosa repressione della rivolta del 1688. Nella seconda, i contatti commercianti locali con la Georgia, hanno permesso lo sviluppo del commercio.
Le informazioni storiche sul mestiere sono molto limitate a causa del incendio nel 1894 che ha devastato quasi interamente la città di Kotel. Fortunatamente, il Museo Etnografico conserva ancora 34 tappeti tra cui il più antico risale al 1860.
I tappeti impressionano con la loro bellezza, la vitalità e l'armonia dei colori. Si dovrebbe precisare che nella loro fabbricazione hanno partecipato artisti di talento che hanno dimostrato la loro gusto raffinato nei lavori. I tappeti di Kotel sono l'emanazione della grande spiritualità della donna di Kotel - moglie, madre e artista. Molte attività trovano la loro origine nella allevamento di pecore. Gli uomini erano spesso al Nord, nella regione di Dobrugia per occuparsi del bestiame, mentre le donne rimanevano a Kotel per prendersi cura dei bambini e della casa. L’influenza degli ottomani ha portato allo sviluppo del commercio e la lavorazione di tappeti come un prodotto artistico e commerciale.
Ogni tappeto è unico, espressione della spiritualità della sua creatrice, combinazione della sua creatività e aspirazione alla perfezione, di bellezza, libertà e di tristezza per la vita quotidiana dei cristiani oppressi. Ecco perché ogni tappeto ha un nome in base alla grafica visiva eseguita. Distinguiamo lettere, spesso la K per la Città Kotel, spade come un appello alla libertà o oggetti utilizzati nei riti cristiani. Alla fine del XIX, le donne usano colori naturali estratti da piante ed erbe dalle montagne circostanti. Oggi, i colori dei tappeti sono ancora contrastanti e espressivi, a differenza dei tappetti industriali dell’epoca, dipinti con colori d'anilina, tipici del periodo.

Durante l'era socialista, il mercato è industrializzato, ma la chiusura della scuola di Belle Arti e la scuola di tessitura, segna il declino del commercio. Oggi, le donne continuano a far vivere questa arte a secondo le antiche tradizioni.
Le tecniche di fabbricazione sono presentate nel Museo di tappeti e tessuti, che occupa l'edificio scolastico Galatansko risalente al 1869 unico edificio pubblico sopravvissuto all’incendio del 1894. La mostra presenta l'evoluzione della tessitura di tappeti dalle origini. Potete vedere tappeti del XVIII al XIX secolo, una visita piena di colori che vi consigliamo.

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Giorno 6

ZheravnaBurgasNessebar

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Itinerario consigliato

Deviazioni possibili

Mappa del tragitto

Burgas

Nessebar

chiesa di Santo Stefan

Burgas

Burgas è situata in una grande baia del Mar Nero. 2 laghi circondano questa città fondata più di 2000 anni, durante l’epoca romana. Città di pescatori, completamente bruciata nel 19 ° secolo, oggi è il più grande porto industriale in Bulgaria e la 4 ° più grande città.

Se Varna è considerata la capitale del Mar Nero, quello che distingue la città di Burgas è senza dubbio il suo ambiente artistico e stile di vita. Si dice che gli abitanti sono persone cordiali, allegri e ospitali.

La loro identità è inseparabile dal Mar Nero e tutta la vita che si crea intorno. C'è un giardino marino che costeggia il mare. Dopo aver visitato il centro potete fare lì i vostri acquisti.

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Nessebar

Fondata dai Traci alla fine del secondo millennio A.C., Nessebar ha una storia ricca e movimentata grazie alla sua posizione strategica.
Dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO per il suo eccezionale complesso architettonico di stile bizantino, con le sue famose chiese, le case rinascimentali, le sue stradine ciottolate che danno alla città un grande valore e una particolare atmosfera. Uno può immaginare di camminare per le strade dell’Antica Bisanzio, in più la città è chiusa ai veicoli.

Tra le chiese da vedere, si può visitare
quella di Cristo Pantocratore e la sua galleria d'arte, quella di Santo Spas e dei suoi famosi affreschi o quello di Santo Joan Aliturghetus, senza dimenticare Santo Stephan.
La natura avendo dato a Nessebar la sua posizione e il suo carattere tra cultura e le spiagge sabbiose, il clima di festa e la vicinanza ad altre località balneari lo rendono un luogo privilegiato.

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chiesa di Santo Stefan

La chiesa di Santo Stefan è costruita tra il XI e il XIII secolo. Subisce subito due espansioni nel XVI e il XVIII secolo. Si tratta di una basilica a tre navate, costruita in blocchi di pietra e mattoni. Nella costruzione i maestri artigiani hanno utilizzato molti elementi decorativi dei più antichi monumenti cristiani.
Gli affreschi che si potranno ammirare all'interno datano al 1599. Oltre 1000 personaggi sono illustrati in 258 composizioni da tre maestri iconografi.
Grazie a questo ricco complesso architettonico, la sua iconostasi del XVI secolo, e gli affreschi di grande valore artistico, rappresenta uno dei più grandi monumenti del patrimonio culturale bulgaro.

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La cantina Bratya Minkovi

Museo archeologico di Burgas

Museo etnografico di Burgas

Saline di Burgas

Tomba tracia di Pomorie

Museo del sale

Riserva naturale di Pomorie

Museo Archeologico di Nessebar

Chiesa di Santo Spas di Nessebar

Chiesa di Cristo Pantocratore

Mostra etnografica Vecchia Nessebar

Slanchev Bryag

La cantina Bratya Minkovi

La cantina Bratya Minkovi si trova sulla strada principale Sliven Karnobat, vicino al villaggio di Venets. Costruita su una piccola collina, la cantina ha il vantaggio di una vista mozzafiato sulle vigne (300 ettari) e sulla regione.
Le degustazioni di vini bianchi e rossi offerti vi porteranno nelle Terre di Dioniso. E 'possibile fare un tour della installazione, dei tunnel sotto la cantina dove sono immagazzinate più di 6.000 botti di rovere francese e americano, utilizzate per la conservazione del vino a temperatura costante.
La posizione della grotta non è scelta a caso. In effetti, le tradizioni locali e la tradizione vinicola ancestrale della regione consentono di proporre vini di qualità di carattere particolare.
La cantina dimostra la forte identità dei fratelli Minkovi che hanno fatto famosi i vini della regione alla fine del XIX secolo, vincendo diversi premi in concorsi internazionali, tra cui la prima medaglia d'oro al concorso di Bruxelles nel 1894. In alcuni angoli sono esposti oggetti per scoprire la storia della viticoltura della regione e quella della famiglia Minkovi (oggetti e ceramiche scoperti nella zona del V-IV secolo. A.C. e fotografie).

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Museo archeologico di Burgas

La mostra presenta oggetti archeologici risalenti alla preistoria al medioevo. Una collezione speciale è dedicata alla storia della navigazione nel Mar Nero a partire dall'inizio del secondo millennio A.C.

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Museo etnografico di Burgas

Accanto alla cattedrale di Burgas, in una casa risalente alla metà del XIX secolo, la mostra etnografica presentata illustra la cultura e le antiche tradizioni degli abitanti della regione. La mostra presenta la più ricca collezione di costumi tradizionali di tutti i gruppi etnici regionali, così come costumi unici del XIX secolo, tipici della regione di Burgas.

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Saline di Burgas

Più di 1000 persone al giorno visitano le saline di Burgas per usufruire gratuitamente dei benefici del sale e del fango. In effetti, la fama del loro effetto curativo viene trasmessa da circa 13-14 anni per passaparola per trasformarli questi ultimi anni nel più grande sanatorio improvvisato all’aria aperta in Bulgaria. Si possono incontrare delle persone provenienti da tutto il paese, ma anche stranieri che provano le qualità miracolose del fenomeno di Burgas.
Si possono trovare molte testimonianze sul sito internet, ma sarebbe meglio di vedere di persona. La nostra squadra ha testato il sito ed è certa che merita una visita. Si tratta di un'esperienza diversa e divertente che vi piacerà senza dubbio. Per quanto riguarda i benefici, secondo le testimonianze, c’è bisogno di dieci-quindici visite per sentire gli effetti.

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Tomba tracia di Pomorie

L'antica tomba a cupola di Pomorie è situata nella zona ovest della città, vicino alla strada principale Burgas-Pomorie. Datata II - III secolo, gli storici credono che serviva da mausoleo di una ricca famiglia della città di Anhialos e per la celebrazione di culti religiosi pagani.

La tomba consiste in un corridoio (dromos) di lunghezza di 22 metri ed una camera circolare con un diametro di 11,60 metri ed un'altezza di 5,50 metri. Costruita in pietra e mattoni, la sua architettura è unica nei Balcani e si differenzia delle altre per la colonna situata nel centro. Al l'interno della colonna c'erano gradini di pietra che permettevano di salire di sopra alla tomba. Nella parete interna della tomba si formano cinque nicchie che ospitavano le urne dei defunti. Gli storici ritengono che le pareti erano coperte di dipinti di cui ci sono solo tracce di intonaco verde.
L'architettura e la costruzione impressionano i visitatori con la perfezione di esecuzione. Gli storici stanno ancora cercando di capire i segreti della cupola in forma di fungo. Alcuni credono che le scale scendevano nel sotterraneo e permettevano ai sacerdoti di comunicare con i morti, mentre la parte superiore del tumulo gli lasciava comunicare con gli Dei.

Un sito straordinario che merita la sosta. I suoi segreti ancora nascosti invitano alla riflessione.

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Museo del sale

Il Museo del sale di Pomorie è stato aperto nel 2002 e ripercorre i secoli di esperienza della città in materia di estrazione del sale dell'acqua di mare per evaporazione. E 'l'unico museo del suo genere in Bulgaria e in Europa orientale.
Le collezioni del museo mostrano la tecnologia di produzione ancestrale di sale di acqua marina a Pomorie. Il museo comprende uno spazio espositivo di 2 ettari di saline attive. Fotografie, mappe e strumenti per capire l'evoluzione dell’attività nella città e nella regione degli ultimi due secoli.
I metodi utilizzati per la produzione di sale nel museo del sale sono gli stessi come quelli utilizzati fin dall'antichità. I visitatori possono vedere tutte le operazioni utilizzate nel settore della produzione, discutere con gli specialisti per capire meglio il settore e la sua importanza locale. Secondo gli storici, le saline esistono qui dal V secolo A.C. e sono alla base della fondazione della città e del suo sviluppo.

Il Museo della riserva di Pomorie si trova di fianco al museo del sale.

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Riserva naturale di Pomorie

Il lago di Pomorie si trova al nord della città. Si tratta di una laguna molto salata, formata naturalmente, parte dei laghi Bourgas. Una striscia di sabbia ed una diga artificiale lo separano dal mare. La sabbia sulla costa è nera, a causa degli ossidi di ferro nella sabbia.
La forma del lago è rettangolare, con una lunghezza di 6,7 km e una larghezza di 2 km. E 'collegato con il Mar Nero attraverso un canale nella sua parte meridionale. Le condizioni climatiche sono particolarmente piacevoli con tanto sole e temperature estive moderate.

Il fondo del lago è coperto di fango nero, ricco di minerali e microelementi. E 'proprio grazie alle qualità curative del fango, usato dall'antichità, che Pomorie è conosciuta come una destinazione privilegiata per il turismo benessere sulla costa bulgara. Oggi il fango si usa per il trattamento delle malattie della pelle, dell'apparato locomotore, nei cosmetici e i trattamenti di bellezza.
La parte nord del lago è ancora utilizzata per l'estrazione di sale, una attività vecchia di oltre 20 secoli nella regione. L’alta salinità ha creato un ambiente unico del suo genere, al quale si sono adattati diversi organismi animali e vegetali.

Nelle acque del lago di Pomorie sono identificate oltre 71 specie di alghe e 87 specie di piante. La striscia di sabbia che separa il lago dal mare ospita anche specie rappresentative delle dune. Ci sono 200 specie d’invertebrati, alcune specie di pesci e 17 specie di anfibi e rettili, tra cui alcuni molto rari o in via di estinzione a livello mondiale: la tartaruga moresca (Testudo graeca), la tartaruga Hermann (Testudo hermanni), la testuggine palustre europea (Emys orbicularis), la Lacerta trilineata e la lucertola di Tauride (Podarcis taurica).

Sopra il lago Pomorie passa la seconda più grande via migratoria degli uccelli in Europa - Via Pontica. Questo spiega la grande varietà di uccelli - circa 269 specie che nidificano, vanno in letargo e migrano. Nella zona del lago fanno il loro nido 57 specie di uccelli.
I mammiferi sono rappresentati da 31 specie, tra cui il più piccolo mammifero del mondo, il toporagno etrusco (Suncus etruscus).
Per proteggere questa biodiversità, il lago Pomorie è dichiarato territorio protetto con una superficie totale di 760 ettari. Zona d’importanza Internazionale, l’area del lago è classificata come sito Ramsar secondo la Convenzione di Ramsar sulle zone umide.
È possibile ottenere maggiori informazioni nel piccolo centro dedicato alla conservazione della natura del lago. Nelle sale ci sono foto e informazioni sulla vita degli occupanti del lago, dei film sono anche proiettati.
Il secondo piano dell’edificio offre una splendida vista sulla riserva, un binocolo permette di osservare i suoi abitanti.

E 'anche possibile fare una passeggiata nel lago lungo i due sentieri segnalati, il primo è per gli ornitologi, il secondo per i botanici.

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Museo Archeologico di Nessebar

Il Museo Archeologico di Nessebar è uno dei luoghi più visitati a Nessebar. Le sue quattro sale conservano l'antica storia della città e la presentano in modo moderno e affascinante per i visitatori.

Nella prima stanza chiamata Mesambria e i Traci sono esposti oggetti di uso quotidiano traci tra cui i più antichi risalgono al XII secolo A.C..
La seconda sala, chiamata la Città pontica di Mesambria, presenta oggetti funerari rari trovati nella città come i quattro hydriae trovate nella necropoli di Nessebar.
La terza sala, chiamata Mesambria all'epoca dell'Impero Romano, Bizantino e Bulgaro, presenta oggetti di quei tempi. La città conosce la sua epoca d’oro al momento del Secondo impero bulgaro, tra XIII e XIV secolo, le chiese di Nessebar sono testimonianza di questa evoluzione.

L'ultima sala è dedicata all'arte delle icone. Dopo la caduta della Bulgaria sotto il dominio ottomano, nella città nasce una scuola iconografica che raggiunge il suo apice nei XVI-XVII secoli. Il museo conserva circa 250 icone, create da iconografi locali che decoravano le decine di chiese della città. Le icone più antiche risalgono al XIII secolo.

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Chiesa di Santo Spas di Nessebar

La chiesa di Santo Spas, larga 11,70 metri e lunga 5,70 metri, ha una sola navata e abside. Costruita con le donazioni di un abitante ricco di Nessebar (scritte visibili sopra l'ingresso sud) nel 1609, la sua facciata orientale era a metà sepolta.
All'interno, la chiesa è completamente coperta d’affreschi nei primi anni del XVII secolo da un artista ignoto. Oggi, la chiesa è un museo.

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Chiesa di Cristo Pantocratore

La chiesa di Cristo Pantocratore è stata costruita nel corso del XIII-XIV secolo. Questa è una delle chiese più imponenti e meglio conservate di Nessebar, un esempio tipico dello stile pittoresco architettonico utilizzato all’epoca.
La chiesa è rettangolare con dimensioni di 15.95 su 6,70 metri. Ha due ingressi, uno a ovest e l'altro a sud. All'interno conserva tracce di affreschi che ricoprivano le pareti della vecchia chiesa.

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Mostra etnografica Vecchia Nessebar

La mostra etnografica “Vecchia Nessebar” è situata nella casa Moskoyani, costruita nel 1840 per conto di un ricco mercante greco. Di due piani, con un piano terra in pietra e un secondo piano in legno, la casa è un tipico esempio di architettura della città e ne racconta la storia e le principali attività che hanno assicurato la sua prosperità nel passato. Il visitatore può vedere le incisioni della città dal XVII al XIX secolo, i costumi tradizionali del primo Novecento, così come gli oggetti di uso quotidiano. Una camera è arredata secondo la tradizione locale, un’altra secondo la tradizione dei bulgari che si stabilirono nei territori perduti a seguito delle guerre tra la Macedonia e la Tracia Egea.

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Slanchev Bryag

Sunny Beach (Slanchev Bryag) è la più grande stazione balneare della Bulgaria, creato dal nulla nel 1958, lungo una bella spiaggia di sabbia di oltre 6 km. In questo complesso di 160 hotel, innumerevoli distrazioni sono proposte e la vita notturna è in pieno svolgimento fino all'alba. E 'un posto molto alla moda e colonizzata in estate dagli amanti del sole e di festa che apprezzano anche la vicinanze dell'antica città di Nessebar.

È possibile raggiungere la località di Nessebar con un trenino che percorre la costa, ma anche in barca, in auto o autobus.
Se si va a Sunny Beach in auto, attenzione al parcheggio, possono essere rimossi facilmente se in sosta vietata.

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Giorno 7

NessebarVarna

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Itinerario consigliato

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Varna-La Perla del Mar Nero

Cattedrale di Varna

Museo archeologico di Varna

Tempo libero a Varna

Giardino marittimo di Varna

Varna-La Perla del Mar Nero

La citta millenaria di Varna, conosciuta ancora come "La Perla del Mar Nero", gode di grande reputazione internazionale, forte del suo passato millenario e dinamismo attuale.

In effetti, questo resort ha un grande numero di reperti, ma offre ai visitatori splendide spiagge di sabbia, spazi verdi, una città adatta alla vita sociale.
Vari negozi, ristoranti, cafe, centri culturali, creano un ambiente festivo e caloroso. In estate diventa il centro culturale del paese.
È possibile visitare la sua magnifica cattedrale, il Museo Navale con il suo giardino botanico, il suo eccezionale museo archeologico, le sue terme romane. Una città piena di fascino

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Cattedrale di Varna

La Cattedrale di Varna, simbolo della città, è stata inaugurata nel 1886. L’arredamento degli interni e l'arricchimento della chiesa sono durati vari decenni. Lavori successivi hanno permesso di darle questo aspetto impressionante che scopriamo oggi.

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Museo archeologico di Varna

In un edificio in stile neo-barocco costruita nel 1892-1898, è il Museo Archeologico di Varna, che affascinerà gli appassionati di storia. Il piano terra è dedicato alla preistoria e l'antichità. Questo è dove possiamo vedere più antico gioielli d'oro del mondo ha scoperto nella necropoli. Al piano superiore sono tracciati i grandi eventi della storia bulgara e l'evoluzione delle scuole d'arte iconografica.

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Tempo libero a Varna

Dopo le scoperte culturali potreste profittare dalla vita sociale che dà lo spirito alla città, fare shopping o passeggiata nel giardino marino,

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Giardino marittimo di Varna

Il giardino marittimo è uno dei simboli della città di Varna. È il luogo ideale per passeggiare con i suoi lunghi vicoli, panchine con una magnifica vista sul golfo di Varna, spazi verdi, bellissime fontane e monumenti della cultura.
Oltre a passeggiare, è anche l'occasione per visitare l'acquario di Varna, che si trova dentro. In estate, il giardino marittimo di Varna ospita molti eventi culturali.

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Riserva naturale di Kamtchia

Giro in barca a Kamtchia

Terme romane di Varna

Monastero rupestre di Aladzha

Riserva naturale di Kamtchia

A 34 km da Varna, la foce del fiume Kamtchia è una delle zone più belle della costa. Due affluenti sgorgano da Stara Planina per dare forza al fiume e creare una biosfera adatta per lo sviluppo di una ricca fauna e e flora selvatica. La creazione della riserva di Kamtchia ha contribuito a salvare questo ambiente naturale.

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Giro in barca a Kamtchia

Farete una gita in barca per andare contro la corrente del fiume, scoprire questa splendida riserva naturale. Escursione di circa 40 minuti. per rinfrescarvi.

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Terme romane di Varna

Risalenti alla fine del 3° secolo, le terme romane attestano la grandezza di Odesos (Varna) durante l'Impero Romano e il posto che questi bagni occupavano nella vita quotidiana dei suoi abitanti. Oggi, pur essendo delle rovine, le terme mantengono lo spirito del passato e la sua imponente traccia architettonica.

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Monastero rupestre di Aladzha

Il Monastero di Aladzha si trova a 16 km da Varna.
E' uno dei pochi monasteri rupestri bulgari (4 in totale), e non è più in attività da molto tempo. Quasi nulla rimane della vita monastica, a parte alcuni affreschi sui soffitti.
Il monastero fu occupato per la prima volta nel 4° secolo per poi arrivare alla sua forma definitiva nel 12° secolo. Scolpito in un massiccio di calcare verticale, è stato costruito in questa posizione per il suo microclima benefico.
Forma un complesso composto da un piccolo museo archeologico, un vasto cortile, vari spazi verdi con panchine e tavoli e il monastero stesso. Si noti che la collezione del museo, a parte il suo proprio interesse, mostra descrizioni dettagliate in francese. Nelle vicinanze, si trova un complesso monastico simile (Catacombe), che è meno ben conservato.
Il monastero di Aladzha è stato uno dei tanti monasteri stabiliti nelle rocce costiere settentrionali tra il 13° e 14° secolo.
Secondo le fonti, farebbe parte di un insieme di più di 500 conventi che praticavano Esicasmo (l'insegnamento dell’energia divina), che ha avuto un discreto successo a Bisanzio e in Bulgaria durante lo stesso periodo.

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Giorno 8

VarnaMadaraSveshtariRuse

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Le piante di pietra

Il Cavaliere di Madara

Tomba tracia di Sveshtari

Tomba di Demir Baba Teke

Ruse

Le piante di pietra

Nell'entroterra, a 18 chilometri dalla città si trova uno dei più straordinari fenomeni naturali di Bulgaria - le piante di pietra. Queste strane colonne di pietra, alcune delle quali di 6 m di altezza, sono disposte su vari km². La loro origine suscita ancora forte polemica: formazioni naturali, rovine di un'antica città o, come vuole la leggenda, combattenti pietrificati sul campo di battaglia.

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Il Cavaliere di Madara

Una visita assolutamente da non perdere che fa parte della storia bulgara. A pochi chilometri da Shoumen, scoprirete il Cavaliere di Madara.

Bassorilievo scolpito nella pietra a 23 metri dal suolo, primo simbolo proto-bulgaro, l’immagine rappresenta un cavagliere che ha sconfitto un leone che rappresenta l’impero Bisantino. Le iscrizioni testimoniano gli eventi che si sono verificati tra il 705 e il 831, tra cui numerose guerre con Bizanzio e trattati che hanno che le hanno seguito.

Iscritto al patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, il potere simbolico di questa scultura è tale che la troviamo sulla moneta bulgara. L'accesso al sito è riservato ai più coraggiosi perche le scale che ci conducono, contano 225 gradini. Il piccolo museo sotto il sito vi permettera di conoscere meglio l’epoca e questo monumento unico.

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Tomba tracia di Sveshtari

La tomba tracia di Sveshtari, che fa parte della riserva storico-architettonica di Sboryanovo, è nel nord-est della Bulgaria. Situata a 2,5 km dal villaggio di Sveshtari, è stata scoperta nel 1981 durante le esplorazioni del tumulo Guinina Mogila. Composta da 3 tombe reali che rappresenta in tutto il suo splendore l’arte funeraria tracia. È sulla lista del patrimonio mondiale dell'Unesco dal 1985.

La tomba tracia è datata dal III secolo A.C. Era probabilmente utilizzata per la sepoltura di un sovrano tracio. Le dimensioni della stanza funerale sono notevoli: lunghezza di 7,5 metri, larghezza di 6,5 metri e un'altezza di 4,45 metri. La tomba è nella forma di un corridoio e tre stanze quadrate: anticamera, corridoio laterale e camera sepolcrale. Ciò che attira l'attenzione sono gli affreschi e i cariatidi policromi metà umani e metà piante.
Nella stanza riposava il corpo del sovrano. Il soffitto della tomba è sostenuta da 10 figure femminili con le braccia alzate, di un’altezza di 1,20 metri. Queste dieci figure e le decorazioni sulla tomba sono gli unici esempi del genere trovati sul territorio della Tracia. La decorazione, che è incompiuta sulle pareti e sul soffitto, mostra che il sovrano, per il qual è stato costruito il santuario, è morto improvvisamente. Gli oggetti trovati all'interno, le ossa di uomini e di 5 cavalli mostrano la ricchezza e rinchiusa e il posto preponderante occupato dal defunto nella società tracia.

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Tomba di Demir Baba Teke

La tomba di Demir Baba Teke, fa parte della riserva Sboryanovo, che si trova al nord-est della Bulgaria, vicino al villaggio di Sveshtari. Si tratta di un monumento di culto, rispettato dai cristiani e dai musulmani. E’ iscritta nell'elenco nazionale dei monumenti culturali nel 1970.

Il Teke occupa il sito di un luogo di culto preistorico e, in seguito, di un santuario tracio. E’ un mausoleo esagonale, che culmina con una cupola di pietre proveniente da santuari precedenti. Una piccola cappella inferiore lo affianca, con tetto a punta poligonale, pitture murali interne ed iscrizioni.
Si considera che la tomba è quella di San Demir Baba. Gli aleviti, dei quali fa parte Demir Baba, non celebrano i soliti riti musulmani ma venerano le tombe dei loro santi. Intorno alla tomba si è creato un complesso di culto, chiamato Teke.
Demir Baba Teke è tra i santuari che funzionano ancora oggi. Tra i rituali che si fanno possono essere passare una serata tra le rocce vicine, fare offerte, etc.
La legenda racconta di un periodo di siccità nella regione. Quando Demir Baba ha sentito le preghiere del popolo, ha messo la mano nella roccia ed è nata una sorgente di acqua tonificante. Questo è il motivo per cui la sorgente si chiama "parmak beş" tradotto "cinque dita".

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Ruse

Si raggiunge la città di Ruse che vi sorprenderà con il suo carattere multietnico, è la combinazione di tradizioni antiche e mentalità contemporanea europea, delle culture bulgara e rumena.
La città di Ruse è la quinta città più grande di Bulgaria con una popolazione di 160 000 abitanti. Si trova al nord-est del paese, sulla riva destra del Danubio, a 320 km da Sofia e 70 km da Bucarest.

La città di Ruse è ha una storia di 20 secoli. Inizia con la costruzione di un’agglomerazione tracia, inclusa in seguito nella fortezza Sexaginta Prista. La fortezza era situata sulla strada principale tra Singidunum e il Delta del Danubio. Il ruolo della fortezza era importante perché controllava il trasporto di armi e merci sul fiume. Fu distrutta nel VI secolo durante gli attacchi degli Avari e dei Slavi.
Al momento del primo e secondo impero bulgaro nei pressi delle rovine è apparso un villaggio fortificato chiamato Rusi. Si sviluppa come un importante centro di scambio commerciale con le terre al di là del Danubio, fino a quando fu conquistato dagli Ottomani nel 1388.
Distrutto dagli invasori e ricostruito a causa della sua posizione strategica, Ruse diventa una delle più importanti città fortificate ottomane sul Danubio. All'inizio del 17 ° secolo la città si sviluppa come centro commerciale, culturale e industriale.

La città ha un ricco patrimonio culturale. Negli anni '50 del XX secolo, il più grande ponte sulla parte bulgara del fiume è costruito. Questo ponte è molto importante per lo scambio di merci tra l'Europa centrale e i Balcani.
La sua affascinante architettura, monumenti storici e bellissimi edifici rendono omaggio all'architettura, che unisce gli stili classico, barocco, rinascimentale, gotico e roccocò. Tutto ciò, aggiunto ai suoi ampi spazi verdi e il Danubio gli hanno attribuito il soprannome di "Piccola Vienna".
Gli edifici più belli sono chiamati "dozzina d'oro", tra cui l'ex teatro, la scuola di musica, la Chiesa cattolica, gli architetti della casa.
Tra i musei possiamo vedere "Il Museo Regionale di Storia", "Il Museo della vita urbana", "La casa-museo di Zahari Stoyanov", "Il Museo Nazionale dei Trasporti" che è unico di questo tipo in Bulgaria.
Nella città si svolgono eventi culturali importanti come il Carnevale di Ruse, i giorni musicali a marzo, i giorni dell’autunno dell’arte e della scienza.

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Museo dei mosaici di Devnya

Fortezza di Ovetch

Pliska

Città di Shumen

Moschea di Tombul

Museo di storia di Shumen

Cantina Osmar

Riserva archeologica di Veliki Preslav

Casa scolpita di Marin Krastev

Museo dei mosaici di Devnya

Il museo dei mosaici si trova nella città di Devnya. Occupa un edificio appositamente costruito per la protezione dei manufatti trovati, in particolare nel 1976 durante degli scavi archeologici che hanno scoperto un grande edificio romano con splendidi mosaici. Il museo si basa proprio su una parte delle fondamenta dell'antico edificio, risalente al tempo dell'imperatore Costantino I il Grande, vale a dire alla fine del III, inizio del IV secolo.
In tempo romano, era una casa (villa urbana) che occupava la superficie di un intero quartiere della città romana di Marcianopoli, che fu a suo tempo una delle più grandi città romane in questa parte dell'impero.
Casa tipica dell'epoca, intorno al cortile erano costruite case sui tre lati, e un colonnato. Cinque parti dell'edificio e il portico sono ricoperte da mosaici policromi che sono tra i migliori esempi romani scoperti in Bulgaria. Tre mosaici sono esposti lì, nei locali in cui sono stati scoperti, mentre gli altri due, dopo un parziale restauro, sono esposti su una base portante. I mosaici sono fatti di piccole pietre scolpite nel marmo, calcare, argilla cotta e vetro colorato in 16 colori. Una visita diversa e gratificante per scoprire e conoscere quest’antica arte, in tutta la sua gloria.

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Fortezza di Ovetch

Ovetch è una fortezza situata all’est della cittadina di Provadia. E’ costruita dai bizantini e gli ha serviti dal quarto al settimo secolo, prima di essere occupata dai Bulgari.
La fortezza è conosciuta con nomi diversi. I bizantini la chiamavano Provat o Provaton, i bulgari - Ovetch e i turchi - Hisar Tash che significa "fortezza di pietra" in turco.
Oggi della cittadella ci sono ancora alcune vestigia che raccontano il suo passato. Resti di mura e torri, pozzi, di cui uno di 79 metri di profondità, per non parlare dei panorami mozzafiato della regione e la città di Provadiya. Una passeggiata che unisce scoperta culturale e passeggiata nella natura.

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Pliska

Per gli amanti della storia, non lontano dal Cavaliere di Madara è la prima capitale storica del paese: Pliska. Oggi, si può visitare dalle fondamenta, in quanto si tratta di un museo a cielo aperto.

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Città di Shumen

La città di Shumen, così come la zona vi offrono una pagina di storia con le sue rovine storiche e con l'atmosfera che troverete se entrate in contatto con la gente del posto.
Qui si può visitare il 2 ° più grande moschea nei Balcani - la moschea Tomboul, l'imponente monumento dei "creatori dello stato bulgaro" inaugurato nel 1981 per celebrare i 1300 anni della sua esistenza (lì vi sono simbolicamente 1.300 gradini da salire per raggiungere la cima e la vista), i resti della cittadella di Shumen, che si trova nell’alto della città, o il museo storico.
La regione è molto ricca storicamente e vi permette di scoprire i resti del glorioso passato dei Khan bulgari.
Infatti, in questa parte del paese si trovano le prime due capitali storiche della Bulgaria (Pliska e Veliki Preslav).

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Moschea di Tombul

La moschea Sherif Halil Pasha, nota anche come la Moschea Tombul si trova vicino al centro di Shumen. Costruita nel 1744, la sua architettura è influenzata dallo stile orientale chiamato "Tulip" all'inizio del XVIII secolo. Questo stile si caratterizza per la presenza di elementi del barocco francese.
L'intero complesso musulmano è il più grande in Bulgaria e il secondo sulla penisola balcanica, dopo quella del “Sultano Selim” Edirne, Turchia.
Costruito su una superficie di 1.730 m², il complesso architettonico di vari edifici costituisce una composizione unica, collegata da cortili.
Santuario in attività, è anche uno dei siti turistici più visitati della regione di Shumen.

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Museo di storia di Shumen

Il museo di storia di Shumen, situato nel centro della città, è uno dei più interessanti del paese. Nelle sue otto sale di esposizione permanente si posson ammirare oggetti dal V millennio aC al XX secolo. Non esitate a interrogare le guide locali per capire meglio la storia dei luoghi e degli oggetti. Questo vi aiuterà probabilmente anche per il resto viaggio quando nella regione.

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Cantina Osmar

La cantina Osmar, fondata nel 1999, continua la tradizione locale ancestrale, se crediamo alle leggende, nella produzione del famoso vino prodotto da erbe medicinali e frutta, chiamato "pelin". Di conseguenza, è il posto migliore per assaggiare questa specialità regionale durante una visita e vedere il processo di produzione del Pelin. Alcuni segreti rimangono nascosti, ma questo fa parte del fascino del vino.

La cantina, installata su circa 11 000 mq, utilizza più di 30 piante e frutti nella produzione del suo vino che può essere bianco o rosso. Le botti di 5 tonnellate ognuna, sono riempite di 3 tonnellate d’uva, e successivamente si aggiungono mele, mele cotogne e piante medicinali fino a due terzi della capacità della botte. Il resto è riservato al vino che si aggiunge alla fine. Il tipo di produzione finale dipenderà dal vino, bianco o rosso, che si aggiungerà nella botte. La miscela d’uva, frutta, piante e vino dura 45 giorni e se crediamo alla gente locale, se l'inverno riprende forza fuori, l'elisir sarà migliore.

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Riserva archeologica di Veliki Preslav

La città di Veliki Preslav è fondat più di 1100 anni fa, durante il regno dello zar Boris I (852-889). La città è stata proclamata capitale del Secondo Impero Bulgaro nel 893. Si è trasformata rapidamente in una delle più belle e maestose città del Sud-est Europa. Questa era l'epoca d’oro della Bulgaria durante il regno dello zar Simeon I il Grande (893-927).
Le rovine di molti monumenti della città murata raccontano una storia lontana. Il museo conserva oggetti di valore rinvenuti durante gli scavi archeologici. Visita interessante per gli amanti delle pietre e della storia.

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Casa scolpita di Marin Krastev

La casa scolpita del xilografo Marin Krastev, si trova nel villaggio di Malak Porovets, non lontano dalla città di Isperih. Marin Krastev è un artigiano autodidatta. Ha iniziato di decorare la sua casa dopo essere pensionato, il lavoro è durato 13 anni.
Ogni unità della casa è arredata interamente in sculture di legno. La mano del maestro ha lasciato un segno su ogni oggetto nella casa - mobili, pareti e soffitti. Ogni spazio è stato nominato il che dimostra l'attenzione, la cura e l'amore che ha portato alle sue opere: la Sala del Trono, la sala Araba, la Sala Bianca e l’altare familiare.
Una casa-museo unica, vicino alla Tomba di Demir Baba Teke e la Tomba di Sveshtari, che vi trasporta nel mondo magico dell’autodidatta maestro artigiano che ha dimostrato una forte volontà e immaginazione per realizzare la sua opera. Visita consigliata.